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Briefing: Fondi per l’energia e il clima nel nuovo bilancio dell’Unione Europea 2014-2020 (aggiornato a luglio 2012)

Il quadro finanznews_11.7.2012iario europeo pluriennale 2014-2020 delineerà il tragitto dei fondi disponibili per i prossimi anni. Il nuovo bilancio pone già un forte accento sul finanziamento in favore dell’energia e del clima. Attualmente vengono analizzati i seguenti nuovi principi e strumenti di finanziamento.

A. Mainstreaming climatico
Il Mainstreaming climatico all’interno del nuovo bilancio è uno dei nuovi criteri introdotti nel bilancio stesso. L’obiettivo è quello di aumentare la percentuale di spesa da destinare al clima di almeno il 20%, con il contributo dei vari settori strategici per valutarne l’impatto. DG CLIM sta attualmente sviluppando un sistema di follow-up per garantire che il 20% delle spese per il progetto vadano a sostegno del clima.

I costi totali ambientali e dei cambiamenti climatici nell’Unione europea, basato sulla valutazione di “non azione”, equivarrebbero a circa 650 miliardi di euro all’anno – intorno al 5-6% del PIL dell’Unione europea. Le spese per le azioni riferite al clima, all’interno del vigente quadro finanziario pluriennale, ammontano annualmente a circa il 5% del bilancio dell’Unione europea. Il costo degli investimenti di mitigazione, sono stimati essere intorno a 125 milioni di euro all’anno, durante il periodo 2014-2020.

B. Horizon 2020 (e il futuro del programma Intelligent Energy Europe)
La proposta della Commissione per Horizon 2020 – il nuovo strumento di finanziamento per garantire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – riunisce, sotto un unico Quadro Strategico Comune per la Ricerca e L’innovazione, le attività attualmente finanziate nell’ambito del 7° Programma Quadro per la Ricerca, le voci per l’innovazione del corrente programma per L’innovazione a la Competitività e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.

Con un budget di 80 miliardi di euro, la struttura di Horizon 2020 si basa su tre priorità, l’eccellenza scientifica, la leadership industriale e i cambiamenti sociali e riflette l’ambizione di fornire idee, crescita e occupazione per il futuro. Saranno trattate questioni come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile dei trasporti e della mobilità, rendendo più accessibile l’energia rinnovabile, garantendo la difesa e la sicurezza alimentare o affrontando la sfida dell’invecchiamento della popolazione.

Nell’ambito del programma Horizon 2020 6,5 miliardi di euro sono da destinare alla ricerca e all’innovazione, nel periodo 2014-2020, per “l’energia sicura, pulita ed efficiente”. Una quota rilevante di questo fondo dovrebbe andare per la “diffusione sul mercato dell’innovazione in campo energetico” e per i progetti che mirano ad agevolare l’attuazione della politica energetica preparando il terreno per gli investimenti, sostenendo lo sviluppo delle competenze e agendo sul consenso dell’opinione pubblica (nello spirito del programma di Intelligent Energy Europe).

Tuttavia Horizon 2020 ha un obiettivo molto tecnico e le voci “non-tecnologiche” del programma “Intelligent Energy Europe” non vi sono esplicitamente incluse. Pertanto Alleanza per il Clima ha inviato alcune proposte di emendamento, relative al programma Horizon 2020, ai rappresentanti del Parlamento europeo.

C. Politica di coesione e fondi regionali: il 20% per i progetti energetici e climatici
Il pacchetto legislativo, che inquadrerà la politica di coesione per il periodo 2014-2020, cerca di armonizzare le regole relative ai diversi fondi. Il prossimo bilancio dell’Unione europea per il periodo 2014-2020, che racchiuderà il cosiddetto quadro strategico comune (Common Strategic Framework), fisserebbe un sistema tra l’Unione europea e le autorità nazionali, regionali, e le locali al fine di coordinare tali fondi stanziati per lo stesso tipo di progetti. Tra i fondi CSF il fondo ERDF, il Fondo di Coesione e l’EAFRD possono contribuire alle azioni chiave che favoriranno la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio in tutti i settori (accelerando la messa in atto della legislazione dell’Unione europea in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica) e promuovendo l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi.

La Commissione ha proposto che il 20% del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) debba essere speso in favore dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile nelle regioni più sviluppate e in quelle in transizione, mentre il 6% nelle regioni meno sviluppate. Sulla base degli importi indicati, ciò comporterebbe un minimo di stanziamento di circa 17 miliardi di euro (quasi il doppio degli stanziamenti correnti).

D. LIFE: un nuovo sotto-programma per il clima
La Commissione ha già lanciato un nuovo programma LIFE, che aumenta in modo significativo il sostegno dell’Unione europea nei confronti dell’ambiente e del clima con un budget di 3,2 miliardi di euro (2014-2020). Il nuovo LIFE Programme avrà due sotto-programmi: uno per l’ambiente e uno per le azioni climatiche. La creazione di un sotto-programma per le azioni climatiche va ad aggiornare il precedente filone tematico del “cambiamento climatico” nell’ambito della componente “Environment Policy and Governance” del programma LIFE+. Esso riguarderà le aree di: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento, governance e informazione.

Il programma promuoverà un nuovo tipo di progetti focalizzando l’attenzione sugli approcci cosiddetti “integrati”, i quali mirano ad attuare su larga scala territoriale le strategie ambientali climatiche o i piani d’azione, mobilitando anche altri fondi europei, nazionali e privati. Le sovvenzioni ai progetti di finanziamento rimarranno lo strumento principale del programma. Tuttavia, ci sarà anche spazio per contributi verso strumenti finanziari innovativi.

Per ulteriori informazioni:
Attuali modelli di finanziamento europei destinati alle autorità locali (in inglese)

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