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Sommario

Dichiarazioni emergenze climatiche
Il Parlamento europeo dichiara l’emergenza climatica
La BEI non finanzierà più progetti nelle fonti fossili ma solo quelli green
Unep: allarme sul riscaldamento globale del pianeta
Il clima è già cambiato: rapporto 2019 dell’Osservatorio di Legambiente CittàClima
Tool Change the Future – Diventa la prima città pilota in Italia!
Il comune di Bolzano dichiara l’emergenza climatica
Tra le 20 città più virtuose d’Italia 3 fanno parte di Alleanza per il Clima
La mostra siamo tutti testimoni a Merano
Dal PAES al PAESC: quali passi? Un percorso possibile verso il 2030 in tempi di caos climatico
Cerimonia del Patto dei Sindaci

Nota editoriale

Dichiarazioni emergenze climatiche

Alleanza per il Clima promuove, insieme a Fridays for Future, Extinction Rebellion, Club di Roma, Greenpeace e altri, la dichiarazione dello Stato di emergenza climatica da parte dei suoi membri. La risoluzione, da adottare dai Consigli comunali, si trova sul nostro sito. Nel dibattito di qualche consiglio comunale è stato criticato il concetto “emergenza” in quanto potrebbe indurre a reazioni paniche. Che cosa dovrà succedere per dare alla protezione del clima la priorità che dovrebbe avere in tutto l’agire dell’ente? È “solo un atto simbolico” afferma un’altra critica. Infatti, però, da quando i simboli sono irrilevanti? Ovviamente di per sé le dichiarazioni non risolvono niente, adesioni all’Accordo di Parigi, a reti come Alleanza per il Clima o iniziative europee come il Patto dei Sindaci incluse. Costituiscono un quadro di riferimento, non di più e non di meno. L’Accordo di Parigi si basa sul principio della libera volontà; ogni paese decide i suoi obiettivi di riduzione. Però blame and shame, denunciare e incolpare sono meccanismi forti per rivendicare gli impegni una volta assunti. Lo stesso vale per i Comuni che hanno firmato l’impegno di Alleanza per il Clima di ridurre le emissioni climalteranti territoriali del 10% ogni quinquennio, o che hanno redatto un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) nell’ambito del Patto dei Sindaci. I successivi passi, dalle buone intenzioni alle azioni concrete, sono poi compito di tutti gli attori, mica solo delle amministrazioni pubbliche.

Notizie

Il Parlamento europeo dichiara l’emergenza climatica

Il Parlamento europeo ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo, chiedendo alla Commissione di garantire che tutte le proposte legislative e di bilancio pertinenti siano pienamente in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C e rilanciando così la sfida alla nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen che da parte sua ha annunciato che, entro i primi 100 giorni, metterà sul tavolo una nuova agenda verde. In un’altra risoluzione, la Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo chiede maggiori tagli alle emissioni di CO2 con l’aumento dal 40% al 55% degli obiettivi già al 2030.
Per approfondimenti link.

La BEI non finanzierà più progetti nelle fonti fossili ma solo quelli green

La Banca europea per gli investimenti ha accettato di eliminare gradualmente il finanziamento di miliardi di euro per i combustibili fossili entro i prossimi due anni per diventare la prima “banca del clima” al mondo. Il Consiglio di amministrazione ha approvato la nuova Politica di finanziamento nel settore energetico, confermando il crescente impegno della Banca sulla sostenibilità ambientale.“In futuro, i finanziamenti saranno finalizzati ad accelerare l’innovazione nel settore dell’energia pulita, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili” ha fatto sapere l’istituto di credito dell’Unione europea, segnalando che nel decennio che va dal 2021 al 2030, i finanziamenti del Gruppo bancario saranno in grado di mobilitare mille miliardi di euro di investimenti sostenibili per l’ambiente e per attività di azione per il clima. A partire dalla fine del 2020, tutte le attività di finanziamento del Gruppo BEI “saranno perfettamente in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”. Maggiori informazioni a questo link.

UNEP: allarme sul riscaldamento globale del pianeta

Stiamo andando verso un riscaldamento di 3,2 °C rispetto ai livelli preindustriali, e con esso andiamo incontro a un rischio sempre più frequente di eventi climatici distruttivi. A lanciare l’allarme è l’ultimo Rapporto annuale dell’Agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP – UN Environment Programme) che avverte: a meno che le emissioni globali di gas serra non diminuiscano del 7,6 per cento ogni anno tra il 2020 e il 2030, il mondo perderà l’opportunità di raggiungere l’obiettivo della temperatura di 1,5 °C dell’Accordo di Parigi.
Il Rapporto annuale Emissions Gap Record dell’UNEP afferma che anche se gli attuali impegni incondizionati previsti dall’Accordo di Parigi verranno attuati, le temperature dovrebbero aumentare di 3,2 °C, portando a impatti climatici ancora più distruttivi. L’ambizione collettiva deve aumentare di oltre cinque volte rispetto ai livelli attuali, per offrire i tagli necessari nel prossimo decennio per l’obiettivo di 1,5 °C. Il direttore esecutivo dell’Unep, Inger Andersen, avverte che “non si può aspettare” sino alla fine del 2020. Dalle città alle regioni, agli Stati, dai singoli alle piccole comunità, alle aziende, “ciascuno deve agire adesso” tagliando i gas serra quanto più possibile e quanto prima. Per ulteriori informazioni visitare la pagina.

Il clima è già cambiato: rapporto 2019 dell’Osservatorio di Legambiente CittàClima

I cambiamenti climatici sono qui, adesso. Dal 2010 ad oggi, in Italia sono stati registrati 563 eventi estremi, con 350 Comuni in cui sono avvenuti impatti rilevanti. Nel solo 2018, il nostro paese è stato colpito da 148 eventi estremi, che hanno causato direttamente 32 vittime e oltre 4.500 sfollati, un bilancio di molto superiore alla media calcolata negli ultimi cinque anni. Dal 2014 al 2018 le sole inondazioni hanno provocato in Italia la morte di 68 persone. Il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini lancia un appello: “Chiediamo al Governo di adottare quanto prima un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, di riaprire una Struttura di missione governativa che se ne occupi” e di approvare “una legge che metta in sicurezza i nostri territori”. Nel 2014 è stata approvata la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e, per darle attuazione, doveva essere approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Dopo cinque anni, siamo ancora in attesa. L’Italia non ha ancora un piano d’adattamento come tutti i paesi europei che permetta di definire le priorità d’intervento. Scarica il rapporto.

Tool Change the Future – Diventa la prima città pilota in Italia!

Per un futuro sostenibile delle nostre città è necessario anche l’impegno dei singoli individui e delle iniziative locali. Le complesse relazioni tra cambiamento ambientale globale e sviluppo sostenibile del territorio necessitano dell’azione concreta dei cittadini. Per poter contribuire a plasmare il futuro, dobbiamo unire le forze e impegnarci nel quotidiano. Perché solo se le misure sono eque, compatibili con la natura, locali, rispettose delle risorse e diversificate, possono contribuire a un futuro che vale la pena di vivere per tutti. Se vuoi che la tua città sia il primo comune a offrire il tool online ai suoi cittadini, promovendo stili di vita sostenibili a livello locale e globale, diventa la prima Città pilota Change the Future. Con il tool “Change the Future” è possibile incentivare le persone a dare un contributo alla grande trasformazione anche con piccole attività. Siete interessati a diventare la prima Città pilota Change the Future in Italia? Contattateci a office@climatealliance.it.

Dai membri

Il comune di Bolzano dichiara l’emergenza climatica

Il 14 novembre scorso, con una delibera di consiglio comunale, il comune di Bolzano ha dichiarato l’emergenza climatica. L’adesione conferma e amplia gli impegni già presi dall’amministrazione che ha sottoscritto dal 2017 il Patto dei Sindaci impegnandosi a elaborare, entro due anni dall’adesione, un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), che si pone come obiettivi la riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 e la valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità. “Sono molto contenta, per tutti i giovani” afferma l’assessore all’ambiente del Comune di Bolzano, Maria Laura Lorenzini, “la dichiarazione di emergenza climatica ci offre un comprensivo quadro di riferimento per contrastare i cambiamenti climatici che stanno compromettendo le condizioni di vita del nostro territorio e di tutto il paese.

Tra le 20 città più virtuose d’Italia 3 fanno parte di Alleanza per il Clima

Bolzano, Pesaro e Ferrara occupano rispettivamente il 3°, 6° e 10° posto nella classifica stilata da Ecosistema Urbano 2019, la ricerca di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia. Sono stati esaminati oltre 30mila dati, valutati in base a 18 parametri che determinano la classifica delle performance ambientali. Bolzano (76,40%) con il suo terzo posto, riesce a confermare la tradizione che la vede da tempo protagonista di performance buone e ottime. Cala il biossido di azoto e si riducono sensibilmente i giorni di allarme ozono, migliora il trasporto pubblico e il contributo dato dalle rinnovabili alla produzione di energia: si passa dai 3,50 kW di potenza installata su edifici pubblici dello scorso anno agli attuali 3,92. Sesta è Pesaro, (70,63%) che fa un bel balzo in avanti in classifica, era infatti 17° lo scorso anno. Si conferma città ciclabile sulla scia del successo della Bicipolitana posizionandosi nona assoluta (con 20,31 metri ogni 100 abitanti di pista ciclabile) per infrastrutture dedicate alla ciclabilità, le isole pedonali e le infrastrutture per la ciclabilità. Chiude le prime dieci Ferrara (68,55%) che fa un vero e proprio salto in avanti era infatti 38° lo scorso anno, presentando un’ottima performance nella percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato, affermandosi come migliore capoluogo in assoluto con l’86% di raccolta differenziata. Maggiori informazioni a questo link.

La mostra siamo tutti testimoni a Merano

La mostra “Siamo tutti testimoni. L’umanità alle prese coi cambiamenti climatici” sarà per tutto il mese di dicembre a Merano. L’esibizione sarà itinerante, per le prime tre settimane cinque scuole superiori esporranno la mostra sia in tedesco che in italiano, mentre durante le festività natalizie sarà possibile visitarla presso i corridoi del palazzo comunale. Leggi il comunicato stampa del comune di Merano. Per prenotare la mostra nel 2020 scrivere a office@climatealliance.it o chiamare 075.8506489.

Iniziative ed eventi in programma

Dal PAES al PAESC: quali passi? Un percorso possibile verso il 2030 in tempi di caos climatico

17.12.2019 | Roma | Villa Altieri
L’appuntamento si rivolge ai Comuni che la Città metropolitana coordina nell’ambito del Patto dei Sindaci e più in generale agli enti locali ed esperti interessati. Al centro dei lavori saranno i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) con particolare attenzione alla parte sull’adattamento. Per programma e iscrizioni link.

Cerimonia del Patto dei Sindaci

04.03.2020 | Bruxelles
Il 2020 rappresenta una pietra miliare nella storia del movimento del Patto dei Sindaci, poiché sarà raggiunta una scadenza negli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia. Un’occasione per fare il punto su tutto ciò che è stato realizzato e guardare avanti.
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