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Offerte didattica a distanza

Visti i recenti sviluppi nell’ambito della didattica a distanza, come Climate Alliance ci siamo posti il problema di fornire un valido supporto per gli insegnanti in un momento così delicato, caratterizzato da forti cambiamenti e sfide epocali.
Risulta evidente che oggi occorra conoscere e approfondire tematiche quali: il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, il consumo consapevole, parità di genere, stili di vita a basso impatto ambientale.
Ma come fruire di tali conoscenze in una modalità interattiva, originale, critica e multisensoriale?
Abbiamo ideato un’offerta multidisciplinare che pone lo studente come parte attiva del processo di apprendimento e lo rende in grado di sviluppare una propria opinione sulle materie in oggetto.
Ogni docente ha la possibilità di scegliere una o più attività fra quelle elencate.

L’offerta formativa prevede:

  • 2 lezioni e un lavoro in gruppi sulle dinamiche di base dei cambiamenti climatici
  • 2 debate rispettivamente riguardanti:
    • Uguaglianza di genere (Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5)
    • Combattere il cambiamento climatico (Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13)
  • Visita guidata alle mostre:
    • “Siamo tutti testimoni”
    • “The land we grab”

Dettaglio dell’offerta

1. “I cambiamenti climatici – Una svolta epocale”

Lezioni frontali a distanza

È arduo mantenere sempre viva l’attenzione durante le sessioni didattiche online, a tale scopo proponiamo due lezioni dove il tempo è gestito al fine di coinvolgere attivamente tutti i partecipanti.

  • Nella prima lezione verranno esposti i principali argomenti inerenti al cambiamento climatico e le sue connessioni ai temi dello sviluppo sostenibile, dell’economia, delle relazioni internazionali, della salute e dei diritti umani. La classe verrà organizzata in gruppi, ognuno dei quali sceglierà un aspetto del tema trattato da approfondire (economico, sociale, morale…).
    Terminata la sessione online gli studenti, suddivisi in 3 gruppi di lavoro, svolgeranno una ricerca, avvalendosi di fonti a carattere mediatico (tenendo conto l’impossibilità di recarsi in altri luoghi deputati alla consultazione di documenti come biblioteche, enti o organizzazioni pubbliche…) alcune delle quali indicate dai responsabili del progetto, le altre sono gestite autonomamente dagli alunni.
    Una volta individuati i contenuti interessanti occorre selezionarli e riassumerli in un breve scritto o riportarli tramite un supporto tecnologico (smartphone, tablet… ove ve ne sia la possibilità), esponendoli al resto della classe.
    Il coordinamento di ogni gruppo avverrà tramite la creazione di una chat supervisionata dai docenti di Climate Alliance per risolvere, qualora vi fossero, dubbi o problemi di altra natura.
  • Nel secondo incontro si approfondiranno le tematiche trattate, verranno destinati 10 minuti di tempo ad ogni gruppo per esporre le proprie riflessioni sull’aspetto a cui hanno lavorato, infine la classe condividerà un decalogo di proposte per migliorare le abitudini quotidiane in relazione agli ambiti analizzati e all’impatto ambientale, sociale, economico che da questi può scaturire.
2. Debate sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 5 e 13

Preparazione: due lezioni (45 minuti ognuna) più il debate vero e proprio, complessivamente 3 appuntamenti

È una metodologia didattica per acquisire competenze trasversali che favorisce il cooperative learning e la peer education, stimola il ragionamento, spinge a trovare idee, ad associarle, a maneggiarle in maniera originale e flessibile, aiuta lo sviluppo di competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, all’autovalutazione, incentiva l’approccio dialettico, il rispetto del punto di vista altrui e il lavoro in gruppo.
Il debate si presenta come una discussione formale, non libera, tra due squadre che si confrontano a colpi di arringhe su un tema, fornito dai responsabili del progetto e diviso in tesi contrapposte. A prescindere dalle convinzioni personali, gli studenti devono dibattere e sostenere l’argomentazione assegnata loro, raccogliendo informazioni, elaborandole ed esponendole di fronte a una giuria (composta dagli studenti che non facciano parte dei due team).
Il dibattito è svolto con tempi e regole prestabiliti:

  • i componenti di ogni squadra hanno 3 minuti ciascuno per sostenere la propria tesi
  • occorrono tre relatori e tre ricercatori per ogni team, un cronometrista e la giuria

Il capitano introduce la tesi e avvia la discussione che passa successivamente in mano a due oratori, i quali sviluppano le argomentazioni a sostegno della loro posizione, i ricercatori raccolgono informazioni rilevanti per il dibattito e le trasmettono al resto del gruppo, il cronometrista è un arbitro super partes che deve far rispettare i tempi degli interventi, e i membri della giuria decretano la squadra vincitrice, motivandone la scelta.
Ci sono due temi in alternativa sui quali proponiamo di organizzare un debate.

Debate 1: Uguaglianza di genere
Partendo dall’Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile 5 (Uguaglianza di Genere) due gruppi di circa 5 persone presentano una tesi precisamente strutturata sulla forma socialmente auspicabile della Gender Equality. Le due tesi da difendere sono: 1) Uguaglianza significa uguaglianza. Le donne dovrebbero avere la possibilità nell’economia, nella politica, nella vita pubblica di godere esattamente degli stessi diritti degli uomini. Oppure 2) Uguaglianza si, però degli inuguali. Donne e uomini sono diversi, biologicamente e culturalmente, dovrebbero svolgere ruoli diversi nel rispetto dell’altro genere come uguali nell’inuguaglianza.

Debate 2: Combattere il cambiamento climatico
Partendo dall’Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile 13 (Combattere il cambiamento climatico) due gruppi di circa 5 persone presentano una tesi precisamente strutturata, sul carattere del fenomeno “cambiamento climatico”. Le due tesi da difendere sono: 1) Con i cambiamenti climatici in atto l’umanità rischia l’auto-sterminio. La comunità internazionale ha riconosciuto nell’Accordo di Parigi di voler stare sotto i 2 °C di riscaldamento globale, meglio 1,5 °C. Oltre i 2 °C di riscaldamento c’è il rischio della distruzione della base naturale della vita umana su questa terra. Per questo si rendono necessari passi drastici per ridurre le emissioni di CO2. Oppure 2) Nessuno mette in dubbio l’esistenza dei cambiamenti climatici. Però esistono risultati divergenti sull’impatto, sul ruolo dell’uomo e sulle soluzioni economicamente, socialmente ed ecologicamente più indicate. Invece di cadere in un cieco azionismo ci vuole più ricerca e una saggia politica che non rovini le economie nazionali.

3. Mostre online

La terza parte di questa offerta formativa riguarda la fruizione di due mostre virtuali inerenti il fenomeno dei cambiamenti climatici e il “land grabbing” ossia l’accaparramento delle terre da parte dei grandi gruppi finanziari, multinazionali o governi.
Sono due grandi temi che contraddistinguono il nostro tempo e la cui conoscenza non solo è auspicabile ma necessaria, viste le conseguenze che comportano in termini di qualità della vita, salvaguardia dell’ambiente, preservazione dei territori, rispetto e tutela delle persone, delle tradizioni e di antichi saperi.
L’intento è far esperire agli studenti una nuova modalità di visita, distante dal modello tradizionale che si esaurisce in un luogo fisico (museo, ente culturale…), e si configura come una possibilità di interagire direttamente con il docente che guida fra le varie sezioni della mostra, incoraggiando una modalità di apprendimento dialogico, creativo e polisensoriale.

Siamo tutti testimoni: l’umanità alle prese coi cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici sono stati un tema mediaticamente marginale ma negli ultimi anni ha acquistato maggiore rilievo, poiché i suoi effetti sono diventati drammaticamente evidenti. Lungo questo excursus visuale verranno illustrati esempi concreti di 17 paesi distribuiti su 4 continenti, dove il fenomeno si manifesta in maniera importante. Si evidenzierà il collegamento tra i problemi globali e le realtà locali, dando un volto ai cambiamenti climatici e alle sue conseguenze, attraverso testimonianze da diverse parti del mondo; particolare attenzione sarà dedicata agli effetti dei cambiamenti climatici sul ciclo dell’acqua e l’impatto di ciascun paese in termini di CO2.

The land we grab
Il titolo fa riferimento al fenomeno del “land grabbing”, già sopra citato, che causa l’emarginazione, la povertà e i flussi migratori di milioni di persone.
Nella mostra è evidenziato un dato importante relativo all’utilizzo della terra in Europa, che avviene in misura maggiore di quanta ne sia disponibile e si pone l’attenzione sugli allevamenti industriali, le monoculture intensive, il sistema agricolo industriale su scala mondiale e sugli effetti che provocano.
Con i nostri comportamenti, le scelte di consumo, le abitudini alimentari da un lato siamo co-responsabili di questi fenomeni, dall’altro per la medesima ragione possiamo contrastarli.

4. Visione del documentario “Count Down on River Xingu V”

Il documentario della durata di 25 minuti con sottotitoli in italiano racconta il caso di Belo Monte sul fiume Xingu, affluente del Rio delle Amazzoni e la lotta contro le mega dighe e la corruzione in Brasile (il video è visionabile sul canale YouTube). Alla fine della proiezione è previsto un dibattito con gli studenti.

Obiettivi didattici
  • Superare la logica dello studio inteso solo come apprendimento mnemonico di testi scritti
  • Sperimentare metodologie innovative di rappresentazione della conoscenza
  • Contestualizzare i contenuti della formazione alla società civile
  • Integrazione degli strumenti tradizionali di apprendimento con quelli digitali
  • Ricerca, riconoscimento e selezione di fonti mediatiche attendibili
  • Capacità di lavorare in gruppo su obiettivi predefiniti e in tempi brevi attraverso piattaforme online
  • Ascolto attivo
  • Pensiero critico
  • Public speaking
  • Capacità dialogica persuasiva
  • Capacità di autovalutazione