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A+Com
88 i Comuni a chiedere il Premio di eccellenza per il proprio PAES


Il 24 maggio, presso l’ auditorium del GSE a Roma, la premiazione

Sono arrivate fino all’ultimo giorno le schede di partecipazione alla competizione per i migliori Piani d’Azione per l’Energia sostenibile. L’Arch. Maria Guerrieri, responsabile dell’Alleanza per il Clima per la prima “accoglienza” delle domande, si esprime soddisfatta dell’interesse che, anche nella sua seconda edizione, il Premio ha suscitato. “Erano candidabili i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile del 2012, all’incirca lo stesso numero del 2011, mentre le domande per il Premio sono cresciute del 60%. Adesso bisognerà verificarne la qualità, ma già da ora si può dire che questi Piani costituiscono un prezioso patrimonio di conoscenze e progettualità per promuovere un’ambiziosa strategia di riduzione delle emissioni di CO2 tra i firmatari del Patto dei Sindaci.”

Da questo momento partono i lavori del Comitato tecnico, e in seguito di quello scientifico, per scegliere i migliori piani tra quelli presentati; la premiazione è prevista per fine maggio a Roma nell’auditorium del GSE, sostenitore di A+CoM. “Il lavoro svolto per l’assegnazione del Premio va comunque oltre un momento pubblico di riconoscimento, sicuramente bello e partecipato. A+CoM serve, infatti, anche come processo di monitoraggio dei lavori per i Piani in Italia attraverso l’individuazione dei problemi e dei temi che non ricevono abbastanza attenzione; tra questi sicuramente rientrano le strategie finanziarie per l’implementazione delle azioni.” Infatti, anche quest’anno l’ufficio del Patto dei Sindaci ha segnalato il suo interesse ad ottenere un rapporto di valutazione dell’andamento dei lavori per i PAES in Italia.

Le Premiazione si svolgerà venerdì 24 maggio presso l’auditorium del GSE a Roma. In arrivo a breve il programma completo dell’iniziativa.

Il rapporto del 2012 (in inglese) può essere scaricato qui

Pubblicato il nuovo documento di Strategia Energetica Nazionale

Arriva il nuovo documento di Strategia Energetica Nazionale che i ministri Passera e Clini hanno approvato con un Decreto Interministeriale, nonostante le critiche di molti. Sono stati accolti alcuni contributi rispetto alla bozza di ottobre ma resta un documento che, nonostante il titolo, fallisce l’obiettivo di stabilire le linee strategiche per una svolta energetica verso un’economia e una società post carbon. Vengono elencati quattro obiettivi principali: la riduzione dei costi energetici, il raggiungimento degli obiettivi europei in materia ambientale, la maggiore sicurezza di approvvigionamento e lo sviluppo industriale del settore energia.

Il documento indica dei potenziali e degli obiettivi generici ma mancano le azioni e gli attori per implementarle. Particolarmente grave risulta l’impostazione spudoratamente “top down” del documento. Una sola volta, infatti, si afferma in modo molto generico che “l’energia è tema che integra competenze, iniziative e decisioni a diversi livelli: internazionale, europeo, statale, regionale e locale” (p. 117) e poco dopo che “le funzioni degli enti locali sono amministrative“, vale a dire che puntano ad attuare le proposte che arrivano dallo Stato e dalle Regioni. Sembra che l’idea di “governance” non faccia parte della cultura dei due ministri.

Scarica la presentazione sintetica della nuova SEN e il comunicato stampa ministeriale

Monitorare i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile

Alleanza per il Clima Italia fa parte del gruppo di lavoro che in questi mesi sta lavorando sulle linee guida e le procedure per il monitoraggio dell’implementazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile presentati negli ultimi anni. Il Patto dei Sindaci è un’esperienza in continua evoluzione e un processo permanente di apprendimento. Il monitoraggio dell’implementazione gioca un ruolo di primo piano in questo processo per verificare, a livello di ogni singolo comune e dell’intera iniziativa, l’andamento di un percorso verso un’economia e una società low carbon.

Durante l’incontro di lavoro del 1° febbraio 2013 a Bruxelles, organizzato dall’ufficio del Patto dei Sindaci e dal Centro Comune di Ricerca della Commissione europea (JRC), sono state presentate a un gruppo di esperti le linee guida e i moduli per monitorare il progresso dell’implementazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile. La Provincia di Barcellona e di Limburg, il comune di Venezia e di Helsinki, Alleanza per il Clima Italia e ARE Liguria facevano parte degli oltre 20 partecipanti impegnati nel “finishing” del pacchetto di monitoraggio.

Il lavoro dell’ufficio del CoM e del JRC punta su uno strumento che nel secondo anno fornisce al firmatario stesso a alla Commissione non solo un’immagine precisa dell’andamento dell’implementazione ma anche delle difficoltà incontrate e delle modifiche che si sono rese necessarie in corso d’opera. Nel quarto anno poi il rapporto di implementazione sarà affiancato da un “Monitoring Emission Inventory” che quantificherà in modo comprensivo le riduzioni di emissioni ottenute.

Nel mese di marzo dieci città europee hanno sperimentato gli strumenti di monitoraggio, tra le quali tre membri dell’Alleanza per il Clima: Monaco di Baviera, l’Aia in Olanda e Città di Castello in Italia. Il coinvolgimento dei firmatari del Patto è fondamentale per trovare il giusto equilibrio tra l’auspicabilità di avere il maggior numero di dati a disposizione – per verificare l’andamento delle azioni, le risorse umane e finanziarie impegnate e le riduzioni di CO2 ottenute – e la fattibilità in termini di disponibilità di questi dati, oltre all’impegno per raccoglierli.

Il monitoring, per parafrasare Einstein, dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice. La pubblicazione della versione finale dei template e le relative linee guida è prevista per la metà dell’anno 2013.

Velocità a 30 kmh nelle aree urbane per una nuova cultura della mobilità

L’importante iniziativa europea “30kmh – making streets liveable!” da qualche tempo propone l’abbassamento del limite di velocità nelle aree urbane a 30 kmh con l’obiettivo di migliorare la convivenza in città tra pedoni, biciclette e autoveicoli. In seguito alla presa di posizione a favore dell’iniziativa dell’assessore all’Ambiente e alla Sanità del Comune di Modena, Simona Arletti, – la quale sostiene che “Nell’interesse del clima ma anche della salute e della sicurezza dei cittadini il limite di velocità di 30 kmh dovrebbe diventare la regola, permettendo i 50 kmh solo alle strade ad alto scorrimento” – si sono levate voci di perplessità se non di protesta.

Qualcuno si chiede, infatti, se abbassare il limite di velocità da 50 a 30 kmh non porti ad un innalzamento delle emissioni di CO2.

Recenti studi della “University of the West of England” di Bristol, basati su due approcci di ricerca diversi (l’uno, definito “macroscopico”, che si basa sulla velocità media stimata e l’altro, più sofisticato, che analizza la velocità di guida in base ai cambi di marcia) avrebbero infatti dimostrato che, a differenza delle strade extraurbane, la restrizione dei limiti di velocità nei centri urbani non servirebbe a ridurre le emissioni in modo significativo. I risultati di queste ricerche sono ancora contraddittori e mostrano che, utilizzando il modello più semplice, nel momento in cui da 50 chilometri all’ora il limite di velocità è stato abbassato a 30 km all’ora le emissioni di tutti gli inquinanti sono aumentate leggermente (tra l’1 e il 5 % di carbonio e ossido di azoto), mentre attraverso il modello più sofisticato le emissioni hanno mostrato una leggera flessione, ma la differenza non è risultata significativa.

Tutto ciò rappresenta, in realtà, un modo restrittivo di analizzare la situazione. L’aggiornamento della guida sulla definizione di limiti di velocità locali del Dipartimento dei Trasporti di Londra del 2009 riporta, infatti, che “in generale l’evidenza suggerisce che i limiti di 30 km all’ora con misure di moderazione del traffico hanno un impatto positivo sulle emissioni perché migliorano il flusso del traffico”. Questo accade perché le auto viaggiando ad una velocità più costante accelerano e decelerano meno frequentemente e spendono meno tempo per stare in sosta, utilizzando in tal modo meno carburante.

Sarebbe importante, inoltre, parlare di una nuova cultura della mobilità che tenga conto non solo degli effetti climatici dovuti alla riduzione della velocità delle auto ma anche e soprattutto ai suoi effetti benefici sulla qualità della vita nelle nostre città. Questa strategia dovrebbe oltretutto rientrare in un progetto più complesso che valuta anche l’impatto climatico del ciclismo come alternativa al traffico su quattro ruote.

Lo studio “Pedal Power”, pubblicato nel dicembre 2011 e che rappresenta il primo studio del potenziale di mitigazione di CO2 del ciclismo, mostra infatti che “se tutti gli europei pedalassero tanto quanto i danesi, l’Unione Europea potrebbe ridurre di più di un quarto la distanza dal raggiungimento del suo obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2050, riducendo del 60% le emissioni di biossido di carbonio nel settore dei trasporti”. “Il potenziale della bicicletta per raggiungere questi obiettivi è enorme”, ha dichiarato l’autore del report della Federazione Europea del Ciclismo, Benoit Blondel. “Le emissioni del ciclo di vita del ciclismo sono più di 10 volte inferiori a quelle prodotte dai passeggeri delle auto”, dice il rapporto, “anche tenendo conto del consumo alimentare di ciclisti”.

Per aderire all’iniziativa

Circa il 10% delle città firmatarie temporaneamente sospese fino alla presentazione dei piani d’azione

La pietra miliare di 2.500 Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) sarà presto superata, l’impatto del Patto dei Sindaci non può essere sottovalutato.
Tuttavia, circa il 10% delle città firmatarie del Patto hanno incontrato difficoltà nel portare a termine il loro SEAP nel tempo stabilito, nonostante le ulteriori proroghe delle scadenze concesse dal Patto dei Sindaci. In linea con la clausola risolutiva contenuta nel testo ufficiale del Patto dei Sindaci, la qualifica di membro di tali firmatari sarà temporaneamente sospesa finché essi non adempiranno al loro primo impegno.

Sebbene la Commissione europea sia consapevole del clima economico sfavorevole al quale gli enti locali in Europa sono sottoposti, non è in grado di accettare ulteriori ritardi nella presentazione dei SEAP, dato che la credibilità del Patto dei Sindaci si basa sulla capacità dei firmatari di adempiere ai loro impegni. Anzi, il lavoro sui Piani dovrà essere occasione per sviluppare strategie finanziarie che partano dal presupposto che gli enti locali per un futuro prevedibile non saranno in grado mobilitare sostanziali risorse finanziarie per l’implementazione delle azioni.

Fortunatamente, i firmatari non si trovano isolati nei loro sforzi: un arsenale di strumenti di sostegno è stato sviluppato dal Patto dei Sindaci, tra i quali il corso “e-learning”, le linee guida e il catalogo SEAP, oltre agli esempi di eccellenza, i workshop tematici e i seminari online.
Inoltre le Regioni, le Province e i Sostenitori del Patto svolgono un ruolo cruciale nell’aiutare i comuni a onorare i propri impegni. I Piani d’azione sviluppati con la collaborazione di tali coordinatori o sostenitori, come parte di una più ampia strategia territoriale, sono autorizzati a ricevere ulteriori proroghe delle scadenze.

Allo stesso modo, i progetti “Intelligent Energy Europe” servono come strumenti chiave per aiutare i firmatari a svolgere le varie fasi del processo del Patto dei Sindaci. Attraverso la sezione FAQ, i firmatari possono trovare ulteriori informazioni riguardo alla nuova procedura on-line per inviare una richiesta di proroga (Come richiedere una proroga del termine ultimo di presentazione del SEAP?) o venire a conoscenza della sospensione automatica (Cosa succede se il SEAP non è stato presentato entro il termine stabilito?). La procedura di sospensione automatica mira a garantire una maggiore trasparenza e correttezza nei confronti degli altri firmatari che hanno assolto i loro impegni: lo stato del SEAP dei firmatari è consultabile pubblicamente sotto il loro profilo pubblico (selezionare “in attesa” sotto il filtro dello “stato”).

Primo incontro dei Coordinatori territoriali del Patto dei Sindaci in Italia

La Regione Abruzzo, in qualità di Coordinatore territoriale del Covenant of Mayors in Abruzzo, organizza in stretta collaborazione con l’Ufficio del Patto dei Sindaci (CoMO) il primo incontro a livello nazionale dedicato ai Coordinatori territoriali del Patto dei Sindaci in Italia. L’incontro si terrà il giorno 7 maggio 2013 a Pescara ed è finalizzato a presentare e condividere alcune buone esperienze di multi-level governance sviluppate dai Coordinatori italiani ed esteri. L’evento sarà altresì l’occasione per la creazione di un network per la cooperazione tra i diversi Coordinatori.

Per maggiori informazioni

Notizie dai membri

Firenze, dal Comune ecoincentivi per veicoli sostenibili

Il comune di Firenze ha attivato un bando per i cittadini residenti destinato all’acquisto di veicoli a basse emissioni o per la trasformazione a gas di veicoli tradizionali. Il termine di scadenza per richiedere i contributi comunali è fissato per il 31 maggio 2013. Per l’acquisto di biciclette elettriche a pedalata assistita, ciclomotori, motocicli o veicoli elettrici si possono ottenere da 200 a 750 euro; per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri elettrici o ibridi si va da 2000 a 6000 euro con rottamazione obbligatoria. Senza rottamazione i contributi si dimezzano. Per la trasformazione di veicoli a gas Gpl di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina si passa da 700 a 2000 euro. Per i titolari di taxi gli ecoincentivi arrivano a 4000 euro per le autovetture e a 7000 per i veicoli commerciali leggeri.

Possono richiedere il contributo i cittadini residenti nel Comune di Firenze, per un massimo di due contributi ad anno solare per qualsiasi categoria di veicolo incentivato; i professionisti con domicilio fiscale nel Comune di Firenze, per un massimo di quattro contributi ad anno solare per qualsiasi categoria di veicolo incentivato; gli enti pubblici e privati, associazioni Onlus e società con sede legale o operativa nel Comune di Firenze, per un massimo di dieci contributi ad anno solare per qualsiasi categoria di veicolo incentivato.

Dal sito del Comune è possibile verificare se si è in possesso dei requisiti necessari e scaricare i moduli di richiesta.

Appuntamenti

La 21° Conferenza Annuale Internazionale e Assemblea Generale dell’Alleanza per il Clima si svolgerà a L’Aia dal 15 al 17 maggio 2013.
Per saperne di più

La prossima edizione della settimana UE energia sostenibile si svolgerà in tutta l’Europa dal 24 al 28 giugno 2013.
Per maggiori informazioni

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