Il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia con obiettivi al 2030 è stato lanciato ufficialmente il 15 ottobre 2015 in occasione della cerimonia congiunta del Covenant of Mayors e Mayors Adapt.
Il 21 aprile 2021 ha invece lanciato i rinnovati obiettivi al 2050.
Il documento di impegno per i Firmatari e una serie di Domande & Risposte per vecchi e nuovi Firmatari sono disponibili sul sito web del Patto dei Sindaci.
L’iniziativa definisce un rinnovato impegno e una visione condivisa per il 2050 al fine di affrontare le sfide interconnesse: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ed energia sostenibile.
La visione è triplice:
- Accelerare la decarbonizzazione dei nostri territori, contribuendo così a mantenere il riscaldamento globale medio al di sotto di 1,5°C;
- Rafforzare le nostre capacità di adattarsi agli impatti degli inevitabili cambiamenti climatici, rendendo i nostri territori più resilienti;
- Aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili sui nostri territori, garantendo così l’accesso universale a servizi energetici sicuri, sostenibili e accessibili a tutti.
L’iniziativa propone anche dal 2016 un nuovo “capitolo globale”, invitando i firmatari a condividere la loro visione, i risultati, l’esperienza e il know-how con gli enti locali e regionali all’interno dell’UE e oltre.
l Firmatari del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia si impegnano a:
- raggiungere la neutralità climatica entro il 2050
- integrate le politiche di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici per accrescere la resilienza dei territori
- affronatre la povertà energetica come una delle azioni principali per una transizione equa.
Per tradurre il loro impegno in azioni, a redigere entro due anni dall’adesione un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC) che comprende le politiche di adattamento. Il PAESC si basa su un Inventario di Base delle Emissioni e su una Analisi dei rischi al cambiamento climatico e della vulnerabilità. La strategia di adattamento dovrebbe essere parte integrante del PAESC e/o sviluppata e inclusa in piani pertinenti. Ogni due anni dovranno inoltre fornire un rapporto sui progressi compiuti.