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logo_AMICAAdattamento e mitigazione – un approccio integrato di politica del clima

AMICA è un nuovo approccio nel combinare la protezione del clima a lungo termine, con misure di adattamento a breve e medio termine a livello locale; è uno strumento per migliorare la coerenza delle decisioni e l’allocazione di mezzi finanziari. Entrambi gli obiettivi hanno un effetto stimolante e reciproco, con sinergie importanti.

Informazioni sul progetto
Interreg IIIC West Zone
Durata: 30 mesi
Inizio: luglio 2005
Conclusione: dicembre 2007

Questo progetto riceve il sostegno finanziario dal programma comunitario INTERREG IIIC Zona Ovest.
Questa presentazione riflette il punto di vista degli autori. L’autorità di gestione del programma comunitario del programma INTERREG IIIC Zona Ovest non è responsabile per un qualsiasi uso che potrebbe essere fatto delle informazioni ivi contenute.

AMICA riceve un co-finanziamento nazionale tedesco dal Ministero per l’ambiente di Baden-Württemberg.

Il cambiamento climatico incide sullo sviluppo territoriale

Il cambiamento climatico sta già avendo degli effetti sullo sviluppo territoriale, questo si evidenzia dai dati statistici delle compagnie assicurative internazionali: la dimensione dei danni è cresciuta drammaticamente negli ultimi anni a causa degli eventi meteorologici estremi, in particolare delle alluvioni, tempeste, surriscaldamento e siccità (vedi per esempio http://munichre.com/publications/302-03971_en.pdf)
Un numero crescente di governi locali e territoriali in Europa subisce disastri naturali che molto probabilmente sono il risultato dei cambiamenti climatici (già presenti o in divenire). Nella gestione delle conseguenze di questi disastri i governi locali e territoriali si sono resi conto della necessità di strategie politiche per ridurre i rischi legati a tali eventi e per limitare i loro impatti. Si tratta di trovare strade per adattarsi a condizioni climatiche diverse e ad una crescente probabilità di eventi meteorologici estremi.

Tutti i partner che partecipano al progetto hanno già subito degli eventi estremi meteorologici con danni al patrimonio edilizio, all’eredità culturale, all’economia locale, agli ecosistemi, all’agricoltura, con alte perdite economiche e oneri finanziari. Dopo aver fatto fronte agli impatti immediati, le città e i territori in questione si sono resi conto che bisogna urgentemente sviluppare delle strategie a lungo termine per limitare i danni futuri e sviluppare delle procedure di precauzione. Finora i partner hanno lavorato su questi problemi individualmente. Per imparare di più sui vari impatti e sulle diverse strategie di adattamento e per superare gli ostacoli per implementare nuovi approcci i partner hanno cominciato a guardare alle possibilità di sviluppare insieme ad altre autorità locali e territoriali politiche integrate di riduzione dei rischi climatici.

Il progetto trae vantaggio dalla rete dell’Alleanza per il Clima e la sua ampia esperienza nella protezione locale del clima che ha messo a punto. Durante la conferenza internazionale annuale del 2004, un workshop sulle politiche di adattamento è stato una prima occasione per uno scambio di esperienze. I partecipanti erano dell’opinione che occorre uno sforzo internazionale e interregionale per far sì che tutti i tipi rilevanti di impatti e i vari approcci di politica locale e territoriale vengano presi in considerazione e messi in connessione. L’obiettivo era un largo scambio di esperienze tra municipalità e autorità regionali per identificare, con la collaborazione dei coordinamenti nazionali e quello europeo dell’Alleanza per il Clima, politiche praticabili e integrate per ottimizzare i benefici economici, sociali ed ecologici.

Sviluppo territoriale e cambiamenti climatici

Uno sviluppo territoriale sostenibile deve prendere in considerazione gli impatti di cambiamenti continui del clima, visto che nuovi sviluppi infrastrutturali potrebbero soffrire pesantemente da condizioni climatiche variate. In particolare i territori meno sviluppati necessitano di decisioni coerenti e consolidate per evitare lo spreco di mezzi finanziari e tempo. Dall’altro lato la protezione del clima può contribuire a uno sviluppo sostenibile territoriale rafforzando i cicli locali economici e l’infrastruttura, risparmiando soldi e contribuendo all’indipendenza della fornitura energetica. AMICA vuole elaborare un nuovo approccio integrato per rendere lo sviluppo territoriale più resiliente ai cambiamenti climatici. Le linee guida possono essere usate per decisioni locali e territoriali e possono offrire una base per allocare fondi di programmi nazionali e internazionali in modo più efficiente e coerente. AMICA dedicherà particolare attenzione a misure per la manutenzione e il rafforzamento di cicli territoriali economici.

L’elemento distintivo di AMICA è la combinazione di misure a lungo termine per la protezione del clima con quelle a breve e medio termine di adattamento a livello locale come un mezzo per migliorare la coerenza di decisioni e l’allocazione di mezzi finanziari. Entrambi gli obiettivi hanno un effetto incentivante reciproco ed esistono molte sinergie. A causa della novità della questione le autorità locali e territoriali hanno esperienze molto limitate e troppo spesso rispondono con misure isolate a situazioni di emergenza, in più visto che le condizioni climatiche variano da un territorio all’altro, quindi anche le procedure per affrontarle, una collaborazione transnazionale è cruciale per trovare soluzioni specifiche adeguate e per combinarle in una strategia comprensiva.


Combinazione di strategie di adattamento e mitigazione

La protezione del clima è una questione centrale per lo sviluppo sostenibile. La responsabilità per i cambiamenti climatici rimane ai paesi industrializzati. In questa prospettiva, per oltre 15 anni, comuni in tutta l’Europa si sono impegnati in attività per la protezione del clima a livello locale prendendo impegni volontari e attuando programmi di azione. Il tema “adattamento ai cambiamenti climatici” ha ricevuto solo recentemente una crescente attenzione nei dibattiti internazionali e nei negoziati sui cambiamenti climatici. Visto l’aumento di condizioni meteorologiche estreme che rendono sempre più plausibile un cambiamento climatico in corso e che potrebbe accelerarsi in estensione e intensità, questo tema è adesso sull’agenda, non solo dei paesi in via di sviluppo, con una vulnerabilità spesso molto alta. Infatti, anche i paesi industrializzati subiranno degli effetti severi e le persone in posizioni decisionali devono essere coscienti di tali rischi nella progettazione delle opere future e prenderli adeguatamente in considerazione.

Non appena i disastri causati dai cambiamenti climatici si accumuleranno, ci sarà una forte tentazione per le autorità locali e territoriali di concentrarsi sulla gestione del rischio e le misure di adattamento spostando via l’attenzione dalle strategie di precauzione per mitigare i cambiamenti climatici. Se questo dovesse accadere, i governi locali e territoriali non solo trascurerebbero la propria responsabilità per i cambiamenti climatici ma, perderebbero anche le opportunità legate alla mitigazione. Ci sono delle opzioni locali eccellenti legate alla protezione del clima nel campo dell’infrastruttura e pianificazione, partecipazione dei cittadini ed economia locale. La politica del clima ha degli effetti collaterali positivi per lo sviluppo territoriale abbassando i costi energetici per i consumatori pubblici e privati, creando nuovi posti di lavoro e di formazione, migliorando il sistema di trasporto e di accessibilità del territorio, come anche la qualità dell’aria e della vita. Una combinazione, quindi, di strategie di adattamento e di mitigazione può portare a dei risultati ottimali in termini di resilienza, ambiente ed economia locale.

Sviluppo di strategie locali

L’obiettivo complessivo di AMICA è di sviluppare e preparare l’implementazione di strategie locali e territoriali per affrontare i cambiamenti climatici in un modo comprensivo e integrato allargando in tal modo l’efficacia della politica climatica attraverso combinazioni ottimali di misure, a breve e lungo termine, di precauzione e risposta e istituendo in tal modo un tipo di pianificazione locale e territoriale capace di futuro che riduce al massimo i rischi per lo sviluppo del territorio.

Per ottenere questo obiettivo, il progetto mira allo sviluppo di strategie per l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici attraverso sforzi per prevenire e limitare danni potenziali e ridurre la vulnerabilità; e all’elaborazione e implementazione di strategie di protezione del clima in particolare attraverso politiche e misure che producono anche dei benefici locali, quali misure di miglioramento dell’efficienza energetica, introduzione di energie rinnovabili, estensione di una mobilità sostenibile, gestione integrata dei rifiuti, uso razionale del suolo, il tutto con il coinvolgimento dei cittadini e delle imprese locali e nell’ottica di dare un contributo allo sviluppo territoriale e agli obiettivi di politica climatica dell’Unione Europea.
Con l’impegno per questi obiettivi principali, ulteriori obiettivi secondari saranno perseguiti: lo scambio interregionale di esperienze, capacity building, il miglioramento dell’efficacia della politica locale e territoriale attraverso processi decisionali coerenti e comprensivi, l’aumento della sensibilità per gli impatti dei cambiamenti climatici sui territori europei, il coinvolgimento di grandi numeri di municipalità in azioni precauzionali riferiti ai cambiamenti climatici e la creazione di una rete specializzata su adattamento e mitigazione collegata all’Alleanza per il Clima.
Altri effetti intesi sono un’ampia applicazione di stategie che mirano a dei percorsi più sostenibili di sviluppo (energie e trasporto sostenibili, gestione dell’uso del suolo e delle foreste, sviluppo urbano sostenibile ecc..), la creazione di nuovi posti di lavoro, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e il miglioramento della salute delle cittadine e dei cittadini, il miglioramento della qualità della vita, la riduzione di rischi alle infrastrutture e ai servizi municipali e l’eliminazione di effetti sociali ed economici negativi del cambiamento climatico sugli attori pubblici e privati.

Il Metodo

AMICA sarà portato avanti attraverso cinque principali classi di attività:

  • Gestione/coordinamento. La gestione complessiva e il coordinamento sono affidati all’Alleanza per il Clima e al Steering Group. Il coordinamento del lavoro sull’adattamento sarà svolto dai leader tematici. Lo Steering Group incontrerà i rappresentanti degli enti pubblici partecipanti per verificare lo svolgimento delle attività e per assicurare il conseguimento dei risultati.
  • Adattamento. I gruppi tematici di lavoro interregionali sui temi chiave degli impatti climatici quali alluvioni, erosione delle coste, siccità e surriscaldamento, raccoglieranno, paragoneranno, valuteranno e scambieranno le conoscenze rilevanti nel campo. Ai workshop saranno invitati degli esperti per trattare specifiche questioni scientifiche e per consolidare i risultati. Ogni partner eseguirà una valutazione della vulnerabilità ai cambiamenti climatici del proprio territorio e i potenziali impatti sul territorio ed elaborerà un inventario delle misure di adattamento già adottate per affrontare questi impatti. Il lavoro dei singoli partner sarà integrato da contributi dei coordinamenti nazionali. L’Alleanza per il Clima darà un contributo al lavoro in atto sui paesi che non fanno parte del progetto, in particolare la Gran Bretagna. Questi lavori porteranno ad un catalogo sistematico di misure di adattamento che sarà elaborato ed arricchito attraverso conferenze internazionali e incontri dello Steering Group. Il gruppo scientifico, che si compone dei leader dei gruppi di lavoro tematici, valuterà i risultati per assicurare la validità scientifica.
  • Mitigazione. Le misure già in atto saranno valutate sulla base della metodologia dell’Alleanza per il Clima sotto forma di un’auto-valutazione con l’aiuto del climate menu/climate scan. Questa valutazione sarà rivista dagli altri partner in occasione di visite sul luogo con raccomandazioni per azioni future.
  • Combinazione e attuazione. I gruppi di lavoro tematici esploreranno le sinergie tra adattamento e mitigazione attraverso incontri specifici e workshop con degli esperti. In ogni città partner un gruppo di lavoro trasversale elaborerà un piano d’azione.
  • Sensibilizzazione e disseminazione. La disseminazione a un largo pubblico sarà organizzata attraverso un processo di comunicazione all’interno delle città (assessorati rilevanti, stakeholders), il coinvolgimento di altre città e territori, la costruzione di una rete permanente. AMICA è un progetto di collaborazione che coinvolge partner di 5 Stati membri dell’Unione Europea che non hanno collaborato in precedenza sui temi del cambiamento climatico. Come risultato pratico, le città partner scambieranno, sulla base del progetto, esperienze sugli impatti dei cambiamenti climatici e le loro risposte, trasferiranno buone pratiche e prepareranno piani specifici di adattamento/mitigazione pronti per l’attuazione. Il progetto è quindi pensato sotto forma di una rete che crea una solida e larga base per un futuro lavoro sul tema. Per poter indirizzare la complessità del tema (varietà di impatti climatici, necessità per un approccio trasversale) il partenariato coinvolge autorità nazionali e territoriali che lavoreranno con le città e i comuni nel loro territorio, in cooperazione con i coordinamenti nazionali dell’Alleanza per il Clima che possono attingere all’esperienza di un gran numero di comuni membri nei rispettivi paesi e coinvolgere coloro che sono interessati in un ulteriore lavoro. Il progetto in questo modo punterà alla creazione di una rete di comunicazione e disseminazione più larga possibile.

I Partners

Climate Alliance
Alleanza per il Clima Italia onlus
Vereniging Klimaatverbond Nederland
Klimabundnis Osterreich
Comune di Dresda
Provincia di Ferrara
HESPUL, France
Greater Lyon Urban Community
Urban Planning Agency for the Development Lyon Community
Land Oberosterreich Akademie fur Umbwelt und Natur
Città di Venezia
Comune di Stoccarda

Progetto parzialmente finanziato dall’Unione Europea