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L’Europa approva il piano di azione per l’economia circolare

È stato approvato il Piano di azione della Commissione europea per l’economia circolare affinché la transizione verso un sistema di economia sostenibile si realizzi pienamente e non solo sul piano delle intenzioni. Nuovi obiettivi vincolanti in tema di impronta ambientale dei materiali e dei prodotti, ma anche misure di contrasto all’obsolescenza programmata e a favore della riparazione e della manutenzione, così come incentivi finanziari per creare un vero mercato unico dei materiali riciclati. «Oggi l’Europa si trova in fase di ripresa da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, che ha messo in luce la fragilità delle nostre risorse e catene del valore», scrive il Parlamento, sottolineando come l’economia circolare sia la sola strada che l’UE e le imprese europee possono seguire per restare innovative e competitive sul mercato globale, riducendo nel contempo la loro impronta ambientale. Quanto ai rifiuti, anche alla luce degli ambiziosi obiettivi introdotti dal pacchetto di direttive sull’economia circolare come il 65 % di riciclo dei rifiuti urbani e un massimo del 10 % per lo smaltimento in discarica entro il 2035, il Parlamento sottolinea come «i prezzi non competitivi e la mancanza di materie prime secondarie costituiscano i principali ostacoli a un’economia circolare» invitando la Commissione ad immaginare «incentivi finanziari per creare un vero mercato unico e condizioni di parità per le materie prime secondarie di alta qualità» come «premi per i risparmi di CO2, misure fiscali, appalti pubblici e un’ulteriore applicazione della responsabilità estesa del produttore» agevolando al tempo stesso le procedure per promuovere le capacità di riciclo e le infrastrutture per il trattamento dei rifiuti all’interno dell’UE.

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